Giurdignano alla scoperta del "Giardino megalitico d'Italia"

11 luglio, 2022 / Giurdignano (Lecce), Puglia

Chiamato anche “Giardino megalitico d’Italia”, Giurdignano è una piccola località della provincia di Lecce, famosa per la sua alta concentrazione di dolmen e menhir che si dividono tra il piccolo centro e la campagna circostante. La Puglia (specialmente il Salento) è una delle regioni che conta più dolmen di tutta Italia.  L’itinerario porta alla scoperta dell’unicità di questo posto e di quello che è rimasto di queste costruzioni preistoriche. A tratti si viene accompagnati dalla cartellonistica “Percorso Megalitico”.

Tip:

I dolmen sono delle tombe preistoriche in pietra composte da lastre o blocchi non tagliati e poggiati in terra e che sorreggono un’altra lastra che funge da tetto. I menhir invece sono dei monumenti megalitici costituiti da una pietra di forma irregolare, con la base sepolta nella terra, spesso nelle vicinanze dei dolmen, e realizzati senza una funzione ben precisa (forse erano simboli primitivi, religiosi, monumenti commemorativi o semplici indicatori, ecc.).

Menhir San Vincenzo

Il nostro percorso parte dal Menhir San Vincenzo, in via San Vincenzo, a pochi metri di distanza da via Dante Alighieri, dove siamo riusciti a trovare posto per la macchina, vedi Google Maps. Il menhir risale probabilmente all’età del bronzo e deve il suo nome alla vicina Chiesa di San Vincenzo Ferreri (adesso sconsacrata). 

Tip:

Nella stessa piazzetta del Menhir San Vincenzo, ha attirato la nostra attenzione anche l‘albero di pepe rosa, conosciuto anche col nome di “falso pepe”. È un albero coltivato prevalentemente a scopo ornamentale ed è abbastanza comune trovarlo durante il vostro viaggio in Puglia.

menhir san vincenzo
Menhir San Vincenzo
giurdignano Cripta Bizantina di San Salvatore
Cripta Bizantina di San Salvatore
giurdignano piazza municipio
Piazza Municipio con la colonna votiva di San Rocco

Cripta Bizantina di San Salvatore a Giurdignano

Da lì, con il menhir davanti, proseguite a destra su via San Vincenzo, passando davanti alla Cripta Bizantina di San Salvatore. Nonostante in internet risultasse aperta, purtroppo l’abbiamo trovata chiusa (per avere certezze sulla sua apertura la miglior cosa è rivolgersi all’info-point di Piazza Municipio). La cripta, costruita dai monaci bizantini, risale a un periodo tra l’ VIII e il X sec. d.C. ed è famosa per i suoi affreschi e la particolare lavorazione del soffitto in pietra leccese. 

Proseguite su questa via fino ad arrivare nella Piazza Municipio. Si tratta della piazza principale del paese, dominata della Chiesa Madre (con facciata sobria e gli interni barocchi), accanto il Palazzo Baronale (proprietà del comune) risalente al XVI secolo ed edificato come fortezza contro gli attacchi dei Saraceni, e nel centro la colonna votiva di San Rocco.

Menhir Gemelli

Dalla piazza imboccate via Borgo e rimanete su questa fino ad arrivare in via Maggiore Galliano. Lungo la strada, in Vico Nuovo, si trovano i Menhir Gemelli. 

giurdignano interno chiesa madre
Chiesa Madre
giurdignano menhir gemelli
Menhir Gemelli

Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca a Giurdignano

Arrivati in via Maggiore Galliano, continuate dritto (presenti indicazioni “Percorso Megalitico”). La strada piano piano si addentra nella campagna lasciandosi le case alle spalle. Dopo circa 250 m, all’angolo della strada, si trova il Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca, realizzato nel XVI sec e riconoscibile grazie al cartello (con spiegazioni) presente all’entrata. Anche qui non siamo stati fortunati in quanto il frantoio era aperto ma privo di luce. Grazie alla luce esterna siamo riusciti a scendere la scalinata per accedere al suo interno, mentre con la luce del telefonino siamo riusciti a farci un’idea su alcuni degli strumenti utilizzati per la produzione dell’olio (macina, torchi).

Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca
Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca
entrata Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca
entrata Frantoio Ipogeo
interno dentro Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca
torchio dentro Frantoio Ipogeo
menhir vicinanze 1
Menhir Vicinanze 1

Menhir Vicinanze 1

Dal frantoio continuate dritto. La strada vi porterà fino al Menhir Vicinanze 1 (nome che deriva da un antico casolare presenza in zona). Rispetto ad altri menhir, questo presenta sulla facciata orientale l’incisione di due croci, realizzate in seguito all’editto di Tessalonica, e negli anni fu utilizzato come stazione della via Crucis.

camera ipogea
camera ipogea tra i due menhir
menhir vicinanze 2
Menhir Vicinanze 2

Menhir Vicinanze 2

Continuate a seguire a destra le indicazioni del “Percorso Megalitico”. A 200 m di distanza si incontra il Menhir Vicinanze 2, posizionato su uno sperone roccioso, ai margini di un crocicchio di vie vicinali. Anche se il nome trae le stesse origini del precedente menhir, non ebbero mai la stessa funzione. Questo fu usato principalmente come punto di riferimento per gli agricoltori. Tra questi due menhir, prima di arrivare ad un’area pic-nic, sul lato sinistro tra gli alberi forse c’è una possibile camera ipogea (chiusa e con accesso vietato). 

Dolmen Stabile Giuggianello

Da qui le indicazioni portano al primo dolmen del percorso, il Dolmen Stabile. Continuate a seguire la cartellonistica. Il dolmen dista a circa 1,5 km e si trova in piena campagna, circondato dalla vegetazione. Data la sua posizione nei pressi di un omonimo antico casale, il dolmen è conosciuto anche col nome di Quattromacine. Rispetto a tanti altri dolmen che sono andati distrutti, questo si trova in buon stato di conservazione.

giurdignano verso dolmen Stabile Giuggianello
strada verso Dolmen Stabile Giuggianello
dolmen Stabile Giuggianello
Dolmen Stabile Giuggianello

Cripta e Menhir di San Paolo

Lasciato il dolmen, ritornate al Menhir Vicinanze 2. Invece di prendere la stessa strada dell’andata, proseguite dritto, poi svoltate a sinistra e poi di nuovo dritto fino ad arrivare in via Vicinale Petrosa. Fate sinistra e dopo pochi metri, sulla sinistra, vedrete la Cripta e il Menhir dedicati a San Paolo. Alla base del menhir si trova la piccola edicola bizantina, aperta, che fa intravedere i resti degli affreschi interni.

Continuate dritto su questa strada, poi prendete via Enrico Toti e svoltate a sinistra in Via Piave fino a tornare al punto di partenza, via San Vincenzo.

Tip:

La cripta è dedicata a San Paolo, considerato protettore dai morsi e dalle punture di animali velenosi (motivo della presenza dell’affresco che raffigura la ragnatela di una tarantola).

giurdignano cripta e menhir di san paolo
Cripta e Menhir di San Paolo
affresco cripta menhir di san paolo
affreschi dentro la Cripta di San Paolo

Dolmen Li Scusi fuori da Giurdignano

A circa 5 min. di macchina dal Menhir San Vincenzo, nel comune di Minervino di Lecce nell’area chiamata “Parco culturale Dolmen Li Scusi”, si trova il Dolmen con l’omonimo nome. Rispetto ad altri, questo è uno tra i più rappresentativi della regione ed uno dei primi scoperti in Italia (datato tra il V e il III millennio a.C.). Una tappa obbligatoria per chi è interessato al megalitismo e non solo. Tutta l’area intorno al dolmen è completamente avvolta nel mistero. A pochi metri c’è un cerchio di pietra, forse un “cromlech” (un insieme di pietre piantate in terra, disposte in cerchio con scopi sconosciuti, forse religiosi o astronomici) con al loro centro un altro cerchio formato da 3 pietre.

Tip:

Sempre nella stessa zona a Giurdignano, noi abbiamo visitato anche il Dolmen Grassi. Personalmente non lo consiglio, né per la sua posizione in mezzo alla campagna (non sono presenti indicazioni), né per il suo stato conservativo. Rispetto a quelli visti non vale la visita.

giurdignano dolmen li scusi
pajara e Dolmen Li Scusi
dolmen grassi
Dolmen Grassi

Scheda informativa

PUNTI D'INTERESSE

Menhir San Vincenzo, Cripta Bizantina di San Salvatore, Menhir Gemelli, Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca, Menhir Vicinanze 1, Menhir Vicinanze 2, Dolmen Stabile Giuggianello, Cripta e Menhir di San Paolo, Dolmen Li Scusi

PARCHEGGIO

Vista la vicinanza al Menhir San Vincenzo, abbiamo lasciato la macchina in via Dante Alighieri, vedi Google Maps. La sosta è lungo la strada, senza obbligo di pagamento.

CONDIZIONI SENTIERO

Il sentiero è adatto per trekking, running e MTB.

ATTREZZATURA

Consigliabile scarpa da trekking, acqua, cappellino, protezione sole.

STAGIONE

Anche se c’è qualche piccolo tratto tra gli ulivi, il percorso rimane per tutta la sua lunghezza scoperto. Per questo da evitare durante la stagione calda, nelle ore di punta. 

Download file: giurdignano.gpx

Ultimo aggiornamento: luglio, 2022

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