Nottolini: Alla scoperta del suo Acquedotto a Lucca
Acquedotto Nottolini (1823-1851), così come dice il nome è un’opera di Lorenzo Nottolini, architetto e ingegnere italiano, famoso per le sue opere realizzate a Lucca. Se avete mai percorso l’autostrada A11 Firenze-Lucca, è impossibile non averlo notato, visto che, per realizzare l’autostrada, è stata interrotta la continuità delle arcate dell’acquedotto per poter consentire il passaggio delle macchine. A parte questa interruzione l’opera di Nottolini è rimasta ancora tutt’oggi intatta dal punto di vista architettonico. Il suo ruolo attuale è monumentale e non più quello di portare le risorse idriche alla città di Lucca.
La costruzione è inclusa nell’itinerario escursionistico la “Via degli Acquedotti” che collega Lucca a Pisa. La nostra camminata è solo un pezzettino di questo.
Acquedotto Nottolini
Dal parcheggio siamo tornati indietro a piedi giusto per qualche minuto, fino al punto dove le arcate incrociano via San Quirico. All’inizio di questo percorso troverete le indicazioni per “Variante Via Francigena” e “Badia di Cantigniano” e dovrete andare nella direzione delle frecce. Sempre lì c’è una piccola fontana che vi può essere utile per rifornimento. Seguite le arcate dell’acquedotto e in un paio di minuti raggiungerete il Tempietto di San Concordio. Il tempietto, che in realtà è una cisterna, è un edificio a pianta circolare in stile neoclassico che segna la fine delle arcate.
Circondate la cisterna e proseguite a sinistra. La via dell’acqua fluisce sottoterra e lo capirete grazie alla presenza dei vari pozzetti di filtraggio. Purtroppo, il sentiero non è segnato e noi siamo andati molto “a naso”, ma e impossibile sbagliarvi. Dopo pochi minuti, vi troverete sulla sinistra una cisterna, con la strada che prosegue a destra ed un’altra strada che va a sinistra. La strada a sinistra vi riporterà alla Chiesetta di San Quirico e potrebbe essere una variante per il ritorno per non percorrere la stessa strada dell’andata.
Sorgente d’acqua all’inizio del percorso, dove le arcate incrociano via San Quirico.
Mi è sembrato di vederne un’altra appena entrati nel bosco ma non so se fosse potabile.
Parco Parole d’Oro o Parco del Nottolini
Voi prendete quella a destra e proseguite lungo il lastricato di pietra. Continuate dritto fino a trovarvi vicino al ponticello marchiato con delle iscrizioni color oro (è una scritta commemorativa), qui siete nella zona del Parco Parole D’Oro o Parco Del Nottolini. Lo spazio è veramente ampio e volendo ci si può sdraiare, fare picnic o giocare a tennis / pallone.
Da qui inizia la zona delle canalizzazioni idrauliche che è veramente molto suggestiva. Una volta finita ci si inoltra nel bosco da dove inizia la salita, per circa 2 km, fino all’arrivo ad una strada asfaltata (Via di Valle) a Vorno (frazione di Capannori).
Osservatorio Astronomico di Capannori (O.A.C.)
Qui vedrete a sinistra le indicazioni per “Santallago” e “Prato a Sillori” mentre io vi consiglio di proseguire a destra per arrivare all’osservatorio. Dopo aver percorso circa 100 m di strada asfaltata vedrete sulla destra il cartello che porta all’Osservatorio in ca. 2-3 minuti.
L’Osservatorio si trova sul Monte della Gallonzora, in una zona panoramica che vi permetterà di ammirare Lucca e suoi dintorni. Per avere più info, oppure per visitare l’osservatorio, vi consiglio di contattarli tramite il loro Sito Ufficiale. Noi l’abbiamo trovato chiuso sicché abbiamo solo girato un po’ intorno.
Ritorno
Abbiamo fatto la stessa strada dall’andata. Arrivati alla cisterna di cui ho parlato prima, abbiamo proseguito diritto, invece di girare a sinistra, e siamo tornati alla macchina direttamente, accorciando un po’ la strada.
Scheda sentiero
Parcheggio: Abbiamo lasciato la macchina sul lato opposto della chiesetta di San Quirico, lungo il fiume. Non c’è un vero e proprio parcheggio, vedi Google Maps. Sosta gratis.
Condizioni sentiero: Il sentiero è adatto per trekking, running, MTB .
Attrezzatura: Consigliabile scarpa da trekking, acqua, protezione sole durante l’estate.
Stagione: In primavera-estate il percorso è molto afoso.