Cascata dell'Acquapendente da Pruno
21 marzo, 2022 / Pruno (Stazzema, Lucca), Toscana
- 4,2 km/anello
- 2,20 h
- 227 m
- facile
- Cascata dell'acquapendente
Il sentiero verso la cascata dell’Acquapendente percorre vecchie mulattiere tra castagni e lecci, fino a portare ad un bello spettacolo della natura. La parete rocciosa è alta circa 20 m e si propone a tratti con delle bellissime sfumature di rosso-arancio dovute alla presenza di materiali ferrosi. L’acqua della cascata proviene dal Canale Deglio ed è incastonata tra rocce quasi verticali. Per vederla in tutta la sua bellezza bisogna andare dopo la stagione piovosa, durante la stagione estiva c’è il rischio di trovarla secca. Alla base è molto diffusa la Petasites Japonicus una pianta paludosa dalle grandi foglie.
Pruno - inizio sentiero per Cascata dell'Acquapendente
La strada per Pruno porta ad un parcheggio (Parcheggio Alto, vedi Google Maps), situato sotto il borgo. Le nostre indicazioni partono da lì. Seguite la stradina che sale nel paese costeggiando il parcheggio. In cima a questa stradina c’è un cartello con le indicazioni per la “Cascata dell’Acquapendente”. Proseguite sulla stradina a sinistra che sale nel paese. Dopo pochi metri, nella piazzetta, troverete altre indicazioni per “Acquapendente h 0,45”. Seguitele prendendo il sentiero che passa in mezzo al paese, tra le tipiche case in pietra che piano piano vi lascerete alle spalle. Lungo il percorso il panorama si apre lasciando intravedere il Monte Forato, la Pania, il Procinto e il Nona. Dopo l’ultima casa, scendete a sinistra nel bosco per circa 10 minuti fino ad arrivare al Ponte a schiena d’asino.
Via dei Folletti
In questo ultimo tratto, prima del ponte, si incontra il percorso della Castagna marcato da una formella e la “Via dei Folletti”. Chiamata “Via dei Folletti” per la presenza di piccole casine e folletti nascosti tra gli alberi.
Ponte a schiena d'asino
Alla fine della discesa si trova il ponte a schiena d’asino (XVII-XVIII sec.) sul torrente Dolo. Sulla sua sommità vi è un’edicola votiva dedicata a San Francesco. Accanto una mini-area picnic.
Passato il ponte, sulla destra, si scende per il “Mulino del Frate, Orzale h 0,25 e Cardoso h 0,25”, mentre per la cascata c’è il sentiero che sale a sinistra.
Cascata dell’Acquapendente
Il percorso per la cascata è ben visibile, prevalgono i tratti in salita ma non troppo impegnativi. Da seguire la segnaletica rosso-bianco-rosso.
Dopo circa 15 min. arriverete ad una vecchia cisterna d’acqua, e da lì bisogna proseguire a sinistra. Il sentiero è in falsopiano e già dopo pochi minuti si inizia ad intravedere prima il letto fluviale, poi un’altra cisterna d’acqua ed infine arriverete davanti alla cascata e al suo point view (535m).
Tip:
Per arrivare alla Cascata dell’Acquapendente ci sono 2 sentieri, classificati come difficile (A) e leggero (B). Noi abbiamo fatto il B, quello presente sui cartelli. Per l’A si dovrebbe prendere un sentiero prima di passare il ponte, ma non abbiamo trovato le indicazioni.
Ritorno dalla Cascata dell'acquapendente
Per il ritorno potete fare come noi che, per esplorare la zona, abbiamo fatto un anello. Arrivati alla seconda cisterna (lasciando sulla destra il sentiero dell’andata) abbiamo preso quello che va dritto, e porta a Faina. Passa in mezzo al bosco, non è segnato, stretto ma visibile (non consigliabile con la neve o dopo la pioggia). Abbiamo proseguito fino ad arrivare ad un agglomerato di ruderi coperti dalla vegetazione. Da qui parte una mulattiera in discesa che porta ad alcune case dove ci sono le indicazioni per “Pruno Cardoso Colle Mezzana”. La mulattiera scende tra le case fino ad arrivare ad un altro rudere. Subito dopo il sentiero si divide e noi abbiamo proseguito a destra in discesa (non è marcato, ma visibile). La discesa porta ad un altro rudere, dopo il quale si incontra il percorso dell’andata con le indicazioni per la cascata, ovviamente continuate in discesa.
Mulino del Frate
Arrivati al ponte, prima di passarlo, noi abbiamo fatto una piccola deviazione per vedere il Mulino dei Frati. La stradina lastricata è tutta in discesa e porta al mulino in circa 3 minuti (trovato chiuso). Il mulino è stato recuperato dalla Comunità Montana e oggi rappresenta un ottimo posto dove acquistare della buona farina.
Torre di Belem
Chi fosse interessato ad allungare il percorso, dal ponte, può proseguire a destra in salita per la Torre di Belem. Il sentiero è ben visibile, ma non marcato, e sale fino ad incrociare un falsopiano. Proseguite a destra, fino ad arrivare nei pressi di un rudere, e da lì, passandogli davanti, andate verso sinistra. Col fiume sulla destra si sale fino ad arrivare alla base della Torre di Belem. La Torre in realtà è una parete rocciosa con 8 itinerari dedicati all’arrampicata.
Per il ritorno, una volta arrivati al ponte, prendete lo stesso percorso dell’andata verso Pruno.
Tip:
Ogni anno nel mese di giugno, a Pruno, è possibile assistere ad uno spettacolo davvero unico, il solstizio d’estate. Quando i raggi del sole attraversano il foro di Monte Forato, passano dietro per poi riaparire sopra la montagna, offrendo cosi l’opportunità di una doppia alba.
Scheda informativa
PUNTI D'INTERESSE
Pruno, Via dei Folletti, Ponte a schiena d’asino, Cascata dell’acqaupendente, Faina, Mulino dei Frati, Torre di Belem
PARCHEGGIO
Abbiamo lasciato l’auto nel grandissimo parcheggio sotto il paese di Pruno. Parcheggio gratuito, vedi Google Maps.
CONDIZIONI SENTIERO PER CASCATA DELL'ACQUAPENDENTE
Il sentiero è adatto per trekking, running.
ATTREZZATURA
Consigliabile scarpa da trekking, acqua, abbigliamento a strati, giacca a vento, k-way / poncho, spuntino.
STAGIONE
Il percorso si può fare tranquillamente in estate visto che si svolge nel bosco. Da evitare durante il brutto tempo e inverno.
Ultimo aggiornamento: marzo, 2022
Utile
Grazie mille 😀