Linea Gotica: sulle tracce della guerra a Pianosinatico
16 agosto, 2021 / Pianosinatico (com. Abetone), Toscana
- 5,8 km (anello)
- 2,30 h (con soste)
- 240 m (392m totali)
- medio
- CAI 11, 9A
Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944, tra le provincie di Massa Carrara e Pesaro, viene creata lungo le montagne appenniniche la linea gotica, una linea difensiva militare creata dai tedeschi con lo scopo di bloccare l’avanzata degli alleati.
Quello che rimane oggi a testimonianza di quel periodo storico, sono i resti dei bunker, delle fortificazioni, qualche voce, i cimiteri e i musei. Oltre al valore storico di questi resti, la Linea Gotica rappresenta la testimonianza di un periodo che ha stravolto per sempre la storia di un paese, di destini personali e della comunità.
Uno dei percorsi che porta alla scoperta di questo tragico passato si trova a Pianosinatico, a ca. 7 km dall’Abetone in provincia di Pistoia (Toscana). Il sentiero è diviso in 2 anelli: uno lungo marcato di rosso e uno corto marcato di giallo. La nostra camminata è un anello che racchiude l’essenziale di entrambi.
Dal centro di Pianosinatico proseguite sulla strada asfaltata in salita che porta verso l’Abetone. Dopo ca. 150 m, alla prima curva a gomito a destra, andate a sinistra in direzione “Cioppeto, Sassomalocchio” mantenendo l’edificio sulla destra. Non vi lasciate ingannare dalle indicazioni poste dal lato destro dell’edificio, quelle sono per fare il percorso corto giallo (che noi abbiamo utilizzato per il ritorno e chiudere l’anello).
Tip:
Le indicazioni da seguire per Linea Gotica sono: di colore rosso disposte verticalmente e il triangolo bianco con la scritta “Laltrolato del Caposaldo”. La mappa è da considerarsi puramente indicativa. Noi non l’abbiamo trovata tanto precisa, per questo prestate molta attenzione ai segnavia.
Sin dall’inizio ci si addentra nel bosco, e per un po’ la camminata si fa su strada asfaltata, seguendo le indicazioni “Cioppeto”. Arrivati al secondo agglomerato di case, andate a sinistra (troverete le indicazioni col triangolo bianco, vedete la foto sotto).
Da qui il sentiero rientra nel bosco e piano piano sale fino a trovare le indicazioni “Balzo dell’aquila, Monte Cardoso, Fontana Vaccaia”, verso destra. Dopo ca. 15 min. arriverete al Balzo dell’aquila (per vederlo, dal cartello con le spiegazioni, scendete a sinistra per ca. 10 m).
Postazione MG Balzo dell’aquila sulla Linea Gotica
Il Balzo dell’aquila è una delle tante postazioni di vedetta dove i tedeschi ed i Marò si appostavano per controllare i movimenti degli alleati. La postazione non è altro che una semplice buca che si affaccia sulla valle del Sestaione e su Pian degli Ontani, dove i soldati rimanevano 24h su 24h a tenere sotto tiro le azioni degli Americani.
Tip:
Tutta la zona del Caposaldo di Pianosinatico veniva chiamata “La Terra di Nessuno” o “Terra della Morte” per il fatto che era priva di alberi e sempre sottoposta ai tiri dell’artiglieria. I bunker erano tutti collegati via cavo e posizionati in maniera che si potessero difendere a vicenda. All’interno, ognuno ospitava 8/9 unita, aveva una zona coperta per il ricovero, una postazione per la mitragliatrice ed una per il mortaio. Vicino al bunker c’era l’area di stoccaggio delle munizioni, un punto adibito a discarica ed uno per la latrina.
Dopo ca. 5 min. dal Balzo dell’aquila, arriverete ad un bivio, proseguite a destra in salita. Il sentiero dopo un po’ esce dal bosco costeggiando un vigneto, poi vi rientra e prosegue fino ad arrivare al primo Bunker “La Pozzicampa” (in ca. 40 min.).
Bunker “La Pozzicampa” sulla Linea Gotica
Questo bunker, insieme a quello della “Buca del Poggio”, è uno dei più strutturati, ma anche uno tra i più esposti, data la sua posizione vicino alla cima del Monte La Serra. Qui si può vedere anche la piazzola dove venivano immagazzinati i proiettili.
Tip:
Noi abbiamo fatto il percorso a luglio 2021 e abbiamo saputo che ad agosto il bunker “La Pozzicampa” è stato reso visitabile. Per più info contattate il Museo della Linea Gotica.
A ca. 10 min. dal bunker “La Pozzicampa” troverete il Bunker “La buca del Poggio 2”, deviazione a sinistra dal sentiero principale.
Bunker “La buca del Poggio 2”
Il bunker era il primo a fermare gli attacchi provenienti dal Monte La Serra. Oggi si possono vedere solo i resti della sua struttura: il bunker ricovero, la postazione mortaio, la postazione mitragliatrice. Proseguendo in salita, in direzione dei cartelli, si arriva sul crinale, dove c’è il Cippo dedicato a Robert A. Morasco (deviazione che noi non abbiamo fatto).
Ritornati al sentiero principale proseguite dritto per pochi minuti fino al successivo bunker “La buca del Poggio 1 “. Un bunker con meno valore strategico, forse costruito per primo, però tra i più sicuri e più riparato dagli attacchi.
Subito dopo la strada si divide: andando dritto è indicato il percorso per MTB o per chi vuole allungare il percorso, a destra in discesa è indicato il sentiero più corto che scende nel bosco. La successiva fermata è al bunker “Il Pescino”, uno tra i più grandi, costruito per sostituire il bunker “La Capanna” perché troppo vulnerabile.
Continuate la discesa spostandovi poi a destra verso “Percorso Rosso n°2-Direzione La Voltata”. La camminata passa dal bunker “La Capanna”, poi arriva al bunker “La Buca”.
Il bunker visitabile “La Buca” sulla Linea Gotica
Il bunker offre un’idea delle condizioni difficili in cui i militari vivevano. Viene tenuto chiuso e per visitarlo bisogna prima recarsi al museo per avere la chiave. Per chi fa il trekking è proprio un peccato non visitarlo.
Dal bunker continuate in discesa verso l’agglomerato di case Le Fonti. Quest’ultima parte è un po’ più ripida, per questo è meglio fare il percorso nella direzione fatta da noi (senso orario). Camminando si passa dal bunker “Campelriccio”, il più vicino al paese e quello in costante contatto con il comando tedesco. La discesa finisce sul lato destro dell’edificio presente all’inizio del percorso.
Pianosinatico
Museo della Linea Gotica di Pianosinatico
Il museo nasce nel 2018 dalla volontà degli abitanti di Pianosinatico e rappresenta una raccolta di ciò che è rimasto in seguito alla guerra: armi, documenti, diversi effetti personali, abiti e reperti. L’esposizione si sviluppa su due piani, e una buona parte del materiale esposto fa parte di collezioni private.
Orario: consultate il Sito Web / Prezzo: offerta minima consigliata € 5,00 / Location: vedi Google Maps /
Tip:
Camminando lungo le vie di Pianosinatico, si riesce a rivivere il passato grazie ad un percorso tematico. Un percorso lungo il quale si incontrano cartelli con esposti diversi aneddoti e curiosità sulla guerra, informazioni su edifici compromessi dai bombardamenti, monumenti e l’imperdibile Museo di Pianosinatico, un must per chi arriva qui.
Scheda informativa
PUNTI D'INTERESSE
Pianosinatico, Museo della Linea Gotica, Balzo dell’Aquila, bunker “La Pozzicampa”, bunker “La buca del Poggio 2”, bunker “La Buca del Poggio 1”, bunker “Il Pescino”, bunker “La Capanna”, bunker “La Buca”, Le Fonti, bunker “Campelriccio”, Cippo Caduti Linea Gotica
PARCHEGGIO
A Pianosinatico non abbiamo avuto problemi nel trovare parcheggio. Sosta gratis. Noi abbiamo lasciato la macchina a vedi Google Maps.
CONDIZIONI SENTIERO
Il sentiero è adatto per trekking, running, MTB.
ATTREZZATURA
Consigliabile scarpa da trekking, acqua, abbigliamento a strati, giacca a vento, k-way / poncho, spuntino.
STAGIONE
Il percorso si può fare tranquillamente in estate visto che si svolge nel bosco. Da evitare durante il brutto tempo.
Materiale utile:
Ultimo aggiornamento: agosto. 2021
Ho conosciuto il vostro museo in occasione della rievocazione al Giogo lo scorso anno… Bellissima iniziativa, perfettamente descritta e con indicazioni precisissime… La prossima estate porterò sicuramente mio figlio a visitare i bunker.
Grazie!!!
ho visitato il museo 2 volte, nel settembre del 2019 e nel novembre del 2022, e sono rimasto colpito non solo dalla qualità dei materiali che vi sono esposti ma anche della cordialità e dell’ospitalità dei volontari presenti nella struttura. La seconda volta ho anche inziato il percorso dei bunker esterni, percorso che comunque completerò nella tarda primavera del 2023, in quanto in quella domenica non ero equipaggiato per una girata, abbastanza impegnativa almeno per me…71enne. Nella prossima visita mi sono riproposto di portare un nipote di 14 anni che vuol conoscere meglio la storia delle nostre zone di montagna e in particolare modo di quel periodo, dove purtroppo fratelli si sono trovati di fronte con divise diverse sulle spalle..