Parco della Ragnaia, Compiobbi: andando alla sua scoperta
06 aprile, 2021 / Compiobbi (Firenze), Toscana
Storia del Parco della Ragnaia
La storia del parco è legata a quella di villa Le Falle (nome dato per la sua posizione vicino al borghetto delle Falle). Di questa dimora si ha notizie già dal secolo XIII. In quei tempi apparteneva alla famiglia Gubertini, poi però passo ai Pazzi (conosciuta in quel periodo con il nome de “il Palagio”). In seguito alla “congiura dei pazzi” la proprietà venne confiscata da I Medici e la casa finì nelle mani di Guadagni, che grazie all’architetto Gherardo Silvani lo trasformò in una bella residenza.
Ma la storia non finisce qui, perché nell’Ottocento fu acquistata da Enrico Danti e grazie a lui nacque quello che oggi viene chiamato il Parco Ragnaia.
Fino ad oggi ci sono stati altri passaggi di proprietà. Adesso la villa appartiene alla famiglia Rangoni, non so se anche il bosco col parco.
Il Parco della Ragnaia
Il Parco si trova a nord di villa le Falle, all’interno del bosco, sul colle chiamato un tempo “Poggio de’Pazzi”. Per la sua realizzazione ci sono voluti “soltanto” 50 anni, difficile capirne il motivo. Nella sua realizzazione Enrico Danti si ispirò al progetto dello scenografo Giovanni Gianni. L’idea era quella di creare un parco all’inglese, senza quindi seguire uno schema geometrico, dove gli elementi naturali si mescolano a quelli artificiali in maniera naturale.
Al suo interno Danti fece costruire una serie di elementi architettonici che oggi si possono ammirare liberalmente. L’unica pecca è che questi hanno sentito il passaggio del tempo e si presentano pericolanti, in vero stato di abbandono e coperti dalla natura che nel tempo ha fatto il suo corso. Oltre a ciò che viene descritto in seguito ci sono anche altre rovine, ma si fa fatica a capire cosa erano con esattezza in origine.
Sentiero dentro il Parco della Ragnaia
Il sentiero parte prima della panchina, a destra, poi piano piano scende, circonda il bosco poi si divide. A sinistra entra nel bosco mentre a destra continua costeggiandolo. Voi addentratevi nel bosco svoltando a sinistra e sempre continuando a guardare a sinistra dopo pochi minuti vedrete, ricoperta dalla vegetazione, la prima costruzione.
Belvedere del Parco della Ragnaia
Il Belvedere detto “il Prospetto” a cui si accede dalle due scalinate disposte simmetricamente ai suoi lati. Salite le scale prestando attenzione perché pericolanti. Sopra si trova una statua.
Obelisco
Con le spalle al belvedere vedrete spuntare dalla fitta vegetazione la punta dell’obelisco. Alla sua base una lapide sulla quale si legge “Il Cav. Priore Enrico Danti inaugurava il di 28 novembre 1865”.
Guardando l’obelisco, sulla destra il percorso continua nel bosco. Seguitelo, dopo pochi minuti arriverete ad un bivio. Prendete quello in salita continuando a guardare a destra.
Tabernacolo
Dopo pochi metri dal bivio, sulla destra vedrete il Tabernacolo. Al suo interno, sono ancora presenti i resti dall’affresco, più che altro zone ricoperte di blu.
Torre Tonda del Parco della Ragnaia
Proseguite sul sentiero che vi porterà alla bella Torre Tonda, alta 25 m, con le scale esterne a spirale. Data la sua posizione in cima al bosco sembra quasi una torre di avvistamento. Vi consiglio di mantenere una certa distanza visto le condizioni di degrado nelle quali si trova.
Ponticello
Poi il sentiero continua e passa sopra il ponticello forse chiamato “della Madonna dei ficchi secchi”.
Torre quadrata
Piano piano il tracciato esce dal bosco. Continuate a seguirlo e costeggiando il bosco vi porterà alla seconda Torre, più bassa, merlata e a pianta quadrata.
Borgo medievale del Parco della Ragnaia
Con le spalle alla torre guardate davanti e, in mezzo alla vegetazione, vedrete accanto ad una proprietà privata il così detto borgo medievale. Purtroppo quando siamo andati noi tutto il perimetro era recintato (forse abusivamente). Si riesce comunque a vedere la finta chiesa con il campanile e la porta. Per vedere la parte frontale della porta occorre costeggiare a sinistra la proprietà, arrivando davanti a quella che era l’entrata al borgo. La porta merlata, costruita in pietra alberese, presenta in alto la scritta “Porta Letizia”. Ai lati dell’entrata ci sono ancora i resti della cinta muraria.
Tempietto neoclassico
Dalla porta seguite la stradina che poi, sempre in discesa, si divide. Svoltate a destra e dopo pochissimi metri, andate sul sentiero nuovamente a destra. Cercate di rimanere più possibile sul lato destro. All’inizio la passeggiata passa tra gli ulivi, poi vi porterà di nuovo nel bosco. Una volta entrati, già all’inizio, troverete il tempietto neoclassico a colonne chiamato “l’Ombrellino” o “il Paradisino”. Dalla torre quadrata parte un sentiero nel bosco fino al tempietto che noi non abbiamo provato.
Andate dritto su questo percorso cercando sempre di tenere la sinistra. Costeggiando il bosco arriverete al punto di partenza.
Scheda informativa
PUNTI D'INTERESSE NEL PARCO DELLA RAGNAIA
Belvedere, Obelisco, Tabernacolo, Torre Tonda, Ponticello, Torre quadrata, Borgo medievale, Tempietto neoclassico
PARCHEGGIO
Se arrivate a Compiobbi con la macchina, dopo la chiesa di San Donato a Torri, risalite fino al cimitero dove potete parcheggiare. Vedi Google Maps.
ARRIVARE A PIEDI
Noi abbiamo visitato il parco mentre stavamo facendo il trekking: Compiobbi partendo da Settignano, un anello sulle colline.
Da via della Rosa, prendete via Romena, poi all’incrocio con la SP110 continuate dritto su via Calzolari, (indicazioni all’inizio per Fattoria le Falle), rimanendo sempre paralleli ai binari. Continuate dritto, poi la strada inizia a salire fino al bivio con via Ellera e spostatevi su questa a sinistra. Passate davanti alla Chiesa di San Donato a Torri, poi a destra in salita. Il sentiero per vedere le rovine del parco parte prima della panchina che si trova in salita.
CONDIZIONI SENTIERO
Il sentiero è adatto al trekking, running e alla MTB.
ATTREZZATURA
Consigliabile scarpa da trekking.
STAGIONE
Adatto a qualunque stagione.
Ultimo aggiornamento: marzo, 2021.