Fanano e i suoi dintorni, cosa vedere in 1 giorno
2 agosto, 2021 / Fanano (prov. Modena), Emilia-Romagna
Fanano è un piccolo borgo nella provincia di Modena, immerso nella montagna del Parco del Frignano sull’Alto Appenino Modenese. A parte vantare una storia antica, viene considerato uno dei borghi più caratteristici della zona e dal 2001 Bandiera Arancione, assegnata dal Touring Club Italiano.
Grazie alla sua posizione strategica, Fanano può essere raggiunta con facilità sia dalla Toscana che dall’Emilia Romagna, o essere usata come base per esplorare i suoi dintorni. Dintorni che accontentano sia gli amanti degli sport all’aperto grazie alle montagne che lo circondano, sia gli amanti della storia per il suo patrimonio storico e culturale, che i golosi per la sua cucina ricca.
Itinerario
Abbiamo scelto Fanano e dintorni per una gita in giornata da Firenze. Anche se dista circa 2 ore, ci ha offerto la possibilità di vedere un’altra parte più nascosta dell’Appenino e di farci un’idea sulle bellezze di queste parti.
- La nostra visita è iniziata proprio con Fanano.
- Poi ci siamo spostati a vedere le sequoie giganti.
- Essendo in quella zona non potevano mancare le Cascate Rovinaccia e del Doccione.
- Per un pò di relax e aria fresca siamo andati al rifugio I Taburri.
Cosa vedere a Fanano
Piazza Corsini, la principale piazza del paese con i suoi palazzi e la bella fontana inaugurata nel 1913 insieme al nuovo acquedotto.
Nella piazza il Palazzo Lardi (1340), ex caserma di fanteria, poi sede della gendarmeria con le prigioni e in seguito residenza privata.
Accanto la Torre dell’Orologio (1609) realizzata per apporre la campana e l’orologio. In seguito, alla sua base fu aperto l’oratorio di San Rocco (al suo interno affreschi del’400). Non passa inosservato l’enorme termometro poggiato su un lato della torre.
La Pieve di San Silvestro fu fondata nel 749 e viene considerata tra i più importanti dell’Appennino però, dalla sua realizzazione ad oggi, la costruzione ha subito diversi cambiamenti, rendendola una chiesa interessante e bella.
Chiesa di San Giuseppe costruita nel 1619 viene considerata una delle chiese seicentesche più belle dell’Appennino.
Piazza del Poggiolo la vecchia piazza d’armi del castello, con le torri e la particolarissima fontana.
Tip:
Il paesino è davvero piccolo e se andate nel weekend o durante i festivi il parcheggio può essere davvero un problema. Girando noi siamo riusciti a trovare posto qui vedi Google Maps, più nascosto ma abbastanza vicino al centro.
Per amanti del trekking
Sequoie giganti a Fanano
Per vedere le sequoie non bisogna andare in America, basta fare un salto a Fanano e da lì proseguire verso Lotta (piccola frazione di Fanano). Qui nei primi del ‘900, grazie ad una famiglia fananese, ne furono importati e piantati diversi. Fortunatamente col tempo questi alberi giganti si sono ambientati al clima locale e ora si possono ammirare in tutto il loro splendore.
Tip:
Per gli amanti del trekking c’è un sentiero che parte dall’Ufficio di Turismo di Fanano, di ca. 4 km, che porta alla loro scoperta (Sentiero Verde – La Strada delle sequoie, da vedere sulla Mappa dei sentieri intorno a Fanano, nella sezione Materiale utile).
Avendo poco tempo a disposizione abbiamo preferito avvicinarci il più possibile con la macchina. Da Fanano siamo andati a Lotta e dall’Oratorio di Sant’Anna in via Fontanine, abbiamo preso via Le Ville. Nel 2020, all’inizio della via c’erano l’indicazioni per “Le Sequoie secolari”. Per trovarli con facilità seguite le indicazione su Vedi Google Maps.
Le sequoie si trovano lungo un piccolissimo viale, accanto ad un paio di case e un piccolo oratorio.
Cascata Rovinaccia
La cascata deve il suo nome alle numerose frane provocate dal torrente in piena. Ha un’altezza di ca. 40 m ed è formata da due salti. Tutto sommato è abbastanza piccola, ma molto suggestiva.
Per vederla bisogna arrivare nella frazione di Canevare, comune di Fanano, vedi Google Maps. Il sentiero parte dal parcheggio del cimitero dove potete lasciare la macchina (sosta gratis). Prima di scendere al parcheggio vedrete le indicazioni “Alle Cascate”. Dal cimitero ci si addentra subito nel bosco e dopo ca. 3 min. ci sono altre indicazioni per la “Cascata”. Dal cimitero alla cascata sono ca. 6 min. di cammino. Al momento della nostra visita il percorso che portava nella parte frontale della cascata era chiuso e questa la si poteva ammirare solo da un lato.
Cascata del Doccione
Per arrivare alla Cascata del Doccione bisogna proseguire sulla strada che porta alla località I Taburri. Lungo la strada c’è la deviazione che porta alla cascata, segnata dalle indicazioni. La macchina l’abbiamo lasciata all’inizio del percorso (vedi Google Maps, sosta gratis, lungo la strada, dove trovate posto). Il sentiero è in piano ed agibile a chiunque, incluse carrozzine e disabili. La camminata finisce dopo ca. 5 min. al point view sotto la cascata. Le cascate del Doccione sono le più alte del Modenese, sono di origine tettonica ed hanno un’altezza di 120 m di cui 24 di salto verticale. Se siete da quelle parti merita una visita.
Cosa mangiare a Fanano
Per quello che riguarda la cucina vegana e senza glutine, Fanano è famosa per i suoi mirtilli neri dell’Alto Appennino Modenese (addirittura la città viene chiamata anche la “Città del mirtillo“), per l’Aceto balsamico, per i funghi e per i ciacci di castagne (una crêpe sia salata che dolce) a base d’acqua e farina di castagne e farcita a piacere.
Cibo:
Ad agosto (primo weekend dopo ferragosto) a Fanano si tiene la “Festa del Mirtillo”, dove sulle strade del paesino si possono acquistare mirtilli da produttori locali o prodotti a base di mirtillo.
A metà ottobre invece c’è ” ‘Ste Sroden” (che vuol dire “questo autunno”) un evento dedicato all’autunno e ai suoi prodotti: zucca, funghi, castagne. Il paesino vi accoglierà con i suoi mercatini tipici.
Rifugio I Taburri
Il Rifugio I Taburri deve il nome alla località in cui si trova ed è situato nella valle del Felicarolo, parco di Frignano (com. Fanano, vedi Google Maps). Rappresenta uno dei 3 rifugi di alta montagna che gode di un’ottima posizione a 1220 m, è circondato da boschi e ottimo posto per trekking, picnic, campeggio o dormire nel rifugio. Volendo si può arrivare con la macchina fin lì, ma bisogna prestare attenzione perché, passato l’inizio del sentiero per la Cascata del Doccione, la strada inizia ad essere molto dissestata e si rischia sia di bucare le gomme che battere sotto la scocca dell’auto.
Noi abbiamo scelto questo posto per un picnic. Per chi non ha intolleranze varie può puntare sulla proposta gastronomica del rifugio.