Monte Morello, trekking dalle sue pendici alla vetta
19 marzo, 2021 / com. Firenze, Toscana
- 12,8 km (anello)
- 4,17 h
- 471 m (578 m totali)
- facile-medio
- CAI 4, 3, 2b
Data la posizione di Firenze, in una “buha”, per dirla proprio alla fiorentina, Monte Morello è l’unico che potrebbe essere considerato una montagna. Tenendo conto che in passato è stato vittima di numerosi disboscamenti, oggi fortunatamente è un “area protetta” con una folta vegetazione e una ricca fauna (inclusi cinghiali e addirittura qualche lupo). Per scoprire meglio la zona, esiste una fitta rete di sentieri marcati CAI che partono dalle sue pendici fino alla vetta e passano oltre.
Il nostro trekking si sviluppa proprio alle pendici di monte Morello, abbinando tratti nel bosco (marcati CAI) con strade asfaltate tra le abitazioni.
Se vi piace la zona, sull’altro versante della montagna, potete fare l’anello di Cercina con partenza da Serpiolle.
Il trekking parte dal Convento di Santa Lucia alla Castellina (chiesa ricca di affreschi, decorazioni e stucchi). Dal convento tornate sulla strada principale e svoltate a sinistra costeggiando il muro, poi proseguite fino alla prima strada che svolta a destra.
All’inizio ci sono le indicazioni per le tombe etrusche e per il CAI 4 (Carmignanello 0.40 h). La strada sale e in circa 10 min. arriverete alla deviazione per le Tombe etrusche (a sinistra). Il sentiero si addentra tra gli alberi e in meno di 10 min. arriverete ad un cartello in legno (messo su un albero) che indica a sinistra le tombe.
Tombe etrusche (area liberamente visitabile)
Le Tombe etrusche o Necropoli di Palastreto a prima vista forse vengono apprezzate poco. Però se si pensa alla sua storia di sicuro acquistano una certa importanza. L’area veniva usata dai villaggi etruschi della zona tra l’VIII e il VI secolo a.C. La sepoltura veniva fatta tramite buchi circolari scavati nella roccia dove venivano calate le urne con le ceneri dei defunti. In superficie questi fori venivano delimitati da pietre per contenere la terra circostante. Peccato che il cartello presente lì con la descrizione è danneggiato e ne impedisce la lettura.


Ritornate alla strada e continuate ad andare dritto. Dopo l’ultima abitazione la strada asfaltata diventa sterrata, lasciandosi alle spalle le distese di ulivi a favore del bosco. Piano piano si esce dal bosco e si raggiunge Carmignanello. Si tratta di un piccolo borgo del quale oggi rimangono come testimoni la Chiesa di San Bartolomeo (in stato di abbandono), Villa Convento di Carmignanello, i resti di una costruzione a torre e altre due case.
Proseguite nella direzione CAI 4 (Incrocio sent.3 0.10) e arriverete al Ponte Spartimoglie sul torrente Zambra.
Ponte Spartimoglie (370 m)
Il nome è alquanto buffo, però in realtà cela qualcosa di vero. Il ponte deve il suo nome al fatto che in passato, quando passavano i carri, per colpa delle condizioni della strada, c’era il rischio che la moglie del carrettiere potesse essere sbalzata sul greto del fiume. Buffo, ma povera moglie!
Sotto il ponte passa il fiume Zambra. Il nome sembra derivare dall’etrusco e significherebbe “fiume” o addirittura “fiume dei morti”. A Firenze era una parola usuale che veniva applicata ai torrenti.


Tip:
Prima di andare in direzione Fonte Giallina vi consiglio di fare una piccola deviazione e recarvi al Presepe di Fonte Giallina. Col ponte alla vostra sinistra e le indicazioni CAI3 a destra, andate dritto per pochi metri e arriverete dove il fiume fa un salto dalla roccia creando una piccola cascata. Lì sul lato sinistro, in alto, incastonato nella roccia, si trova allestito un piccolo presepe.
Può darsi che in estate, per colpa del caldo, non troverete questa mini cascata.
Prestate attenzione quando arrivate lì davanti perché i sassi sono parecchio scivolosi.
Ritornate al bivio del ponte e seguite le indicazioni CAI 3 Fonte Giallina. In pochissimi minuti arriverete ad un cartello che vi indica la Fonte, lo trovate sulla sinistra. Da questo punto prendete il sentiero CAI 3 che porta fino al Piazzale Leonardo in circa 45 min. Il sentiero è tutto in salita nel bosco.
Piazzale Leonardo da Vinci
Il piazzale è percorso da una strada asfaltata, allo sbocco del CAI 4 c’è il ristorante Caravanserraglio, poi tanto posto per parcheggiare e godere del bellissimo panorama e punto di partenza per diversi trekking.



Una volta arrivati al piazzale per ritornare riprendete lo stesso tracciato. Scendendo troverete il cartello con indicazioni CAI 2b per Torre di Baracca in circa 0.10 min., fate questa piccola deviazione per visitarla.
Visitata la torre, riprendete il CAI 3 in direzione Casa Solatio passando prima da Fonte Giallina e oltrepassando poi il Ponte Spartimoglie. Da casa Solatio (352 m) mantenetevi sul CAI 3 e proseguendo verso Casa Torrigiana per circa 15 min. Il percorso si mantiene nel bosco fino a Torrigiana scendendo verso Colonnata (dove teoricamente finisce il CAI 3).
Torre di Baracca alle pendici di Monte Morello
La torre nasce come torre di controllo, con l’idea di controllare la vecchia mulattiera. In passato fu testimone di varie battaglie. Oggi invece il piccolo insediamento con la torre inclusa è in stato di abbandono e pericolante. Purtroppo all’interno le costruzioni fungono da discarica, forse sarà questo il motivo per il quale abbiamo trovato pure una barca di fronte alla torre.


Arrivati a Fonte Mezzina (145 m) (presenti indicazioni sulla destra) svoltate a gomito a sinistra. Dopo pochi metri sorpassate il cancello e camminate fino al primo bivio. Andate a sinistra e dopo pochi metri arriverete ad un altro bivio. A sinistra è possibile andare alla base della cava mentre voi dovete prendere il sentiero che continua a destra costeggiando il fiume. Dopo pochissimi metri vedrete un sentiero che scende verso il fiume, prendetelo, ed arriverete al Ponte alle Volpi, anche questo sul torrente Zambra.
Ponte alle Volpi
Il ponte viene documentato già dal secolo XVI. In base ad alcuni vecchi documenti del 1900 il ponte faceva parte dalla “via dei morti o del poggio”. Si presuppone facesse da collegamento tra gli insediamenti e la Necropoli di Palastreto e le Tombe etrusche della Montagnola e Mula.




Una volta visto il ponte, ritornate al primo bivio e stavolta prendete la strada a sinistra, si tratta di via di Palastreto. Prima sale poi, passato un cancello, inizia a scendere in mezzo ad un agglomerato di case fino ad incontrare via della Castellina. Rimanete su quest’ultima, tenendo la sinistra, e vi riporterà al convento.


Scheda informativa
PUNTI D'INTERESSE
Castellina, Tombe etrusche, Carmignanello, Ponte Spartimoglie, Fonte Giallina, Piazzale Leonardo da Vinci, Torre Baracca, Ponte alle Volpi
PARCHEGGIO
- Noi abbiamo lasciato la macchina davanti al Convento di Santa Lucia alla Castellina, via del Bronzino, n 9, Sesto Fiorentino. Lo spazio davanti è parecchio ampio, vedi Google Maps. Sosta gratis.
- Posto ma più piccolo all’inizio del sentiero per Tombe Etrusche, vedi Google Maps.
TRASPORTO PUBBLICO
CONDIZIONI SENTIERO PER MONTE MORELLO
- Adatto al trekking urbano, alle biciclette e alle MTB.
- Consigliabile scarpa da trekking, acqua, abbigliamento a strati, giacca a vento, k-way / poncho, protezione sole durante l’estate.
STAGIONE
Il sentiero è adatto a tutte le stagioni.
FAUNA
Nel momento della nostra escursione siamo riusciti a vedere un branco di caprioli. Nella zona è molto facile avvistare animali selvatici.
Ultimo aggiornamento: marzo, 2021